CARO MARIO…

MARIO MANTOVANI 3Caro Mario,

sono passati più di 40 giorni da che sei nel carcere di San Vittore, chissà quanti pensieri profondi ti sono passati per la testa.

Ci permettiamo un consiglio: basta, non pensare più al passato!

Se continui a  pensare alle cinque poltrone che occupavi  o alla tua posizione da “Faraone”, ti fai solo del male.

Siamo realisti Mario, se quattro anni di intercettazioni ti hanno aperto le porte del carcere  vorrà pur dire qualche cosa…

Ma al di la delle responsabilità vere o presunte, devi ammettere che già da tempo tutti i tuoi referenti politici ti avevano voltato le spalle, dal figlio della signora Rosa di Arcore a scendere.

E lo stuolo di “lecchini” che avevi intorno, dagli amici del farmaco a quelli del mattone?

Amici veri o per interesse?

Quando uscirai dal carcere lo scoprirai da solo e forse ti stupirai di quanti cellulari suoneranno a vuoto.

Abbiamo  visitato anche il sito www.mantovanionesto.it , ma non siamo riusciti a trovare nessuno che abbia avuto il coraggio di firmarlo…

E’ finita Mario, fattene una ragione!

Certo, non è facile passare da uno stato di “semi dio” a quello di uomo qualunque, ma si deve guardare avanti.

Per prima cosa,  basta querelare il mondo intero, non serve a niente  perché niente  potrà più essere come prima.

Cogli piuttosto questa occasione come un occasione di rinnovamento.

Taglia i ponti con le cattive compagnie.

Pensa alle persone a cui ha rotto le scatole in questi anni e a come rimediare ai torti fatti!

Non pensare più alla sanità ma alla salute e alla tua famiglia.

In fondo, Mario, sei un uomo fortunato, gli anni passano e non sei più un ragazzino, ma per te un posto agevolato in una casa di cura ci sarà sempre.

Lo staff di Malgenta.it

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