L’A.B.C. DEL BUSINESS, OVVERO COME GABBARE L’UNESCO ( E L’AMBIENTE ) E INCASSARE FELICI…

AVEVAMO DICHIARATO CHE DOPO L’EXPO IL BUSINESS DEL CEMENTO ERA QUI NELL’OVEST MILANESE , ( O se preferite est Ticino) (LINK)

Abbiamo anche parlato estesamente dei business che sono in divenire nella zona ( progetto Maroni 2018).

LA SUPERSTRADA VIGEVANO – MALPENSA (POI FARANNO ANCHE LA TOEM)

LA CITTADELLA DELLA SALUTE A MARCALLO C/CASONE

IL FARAONICO PIANO INTEGRATO TRA BERNATE – MARCALLO E MESERO

NUOVA CITTA’ A PONTENUOVO DI MAGENTA (AREA EX SAFFA)

MILANO 4 A BERNATE TICINO

L’INCENERITORE SULL’AREA EX NOVACETA

LA DISCARICA DI  CASOREZZO

IL MEGA HOTEL A BERNATE TICINO

Ma mai e poi mai potevamo immaginare quello che abbiamo scoperto e che ora portiamo alla vostra attenzione!

Tutto nasce da una cartina che è apparsa sul Correre della Sera di Mercoledì 1 novembre 2017.

Il Titolo faceva credere tutt’altro: Il Parco del Ticino si trasforma in Riserva della Biosfera – Presentato il dossier all’Unesco. L’area si estenderà fino in Svizzera.

Ci siamo detti, guarda un po’ siamo passati dalle dichiarazioni del Presidente del Parco del Ticino Beltrami:” l’Unesco se ne farà una ragione” (link)  a: l’area del Parco del Ticino arriva in Svizzera…possibile?

E infatti quando abbiamo visto la cartina qui sotto è mancato poco a svenire!

Se osservate la legenda le aree vincolate ( color rosso) si riducono al lumicino , mentre nelle aree in color giallino è consentito lo sviluppo economico e umano, in una parola: SI PUO’ CEMENTIFICARE ALLA GRANDISSIMA…evviva!

Senza esagerare, siamo di fronte al più grande business di cemento da quando esiste l’Italia unita!

Per camuffare questa mega cementificazione in una maggior tutela del Parco, è scesa in campo, come sempre la stampa amica.

Di seguito il link dal sito del Parco con tutti gli articoli sull’argomento….armatevi di Citrosodina.. (LINK)

Ma dato che  appena ci leggeranno siamo certi  faranno di tutto per far sparire i documenti, li abbiamo salvati e li potete scaricare QUI

Insomma da Pavia a Locarno si darà la possibilità di costruire qualunque cosa nel Parco del Ticino che si trasformerebbe in una sorta di fiume NILO ITALIANO!

Adesso capite perchè nonostante tutto, si deve realizzare  la Superstrada Vigevano – Malpensa?

Ma questa scoperta ha altri risvolti interessanti.

Ad esempio se fossimo stati tra i fortunati che conoscevano in anticipo il business, ci saremmo mossi per tempo ad acquistare per due soldi i terreni vincolati a Parco con la prospettiva di vedere aumentare il loro valore una volta, diventati edificabili.

Un pò quello che è successo con le operazioni Milano Due e Milano Tre, che hanno fatto la fortuna della famiglia Berlusconi.

E modello vincente, come la squadra,  non si cambia! ( Tuttalpiù la si vende ai cinesi)

Ma per fare più in fretta e con meno spesa,  per conoscere quanti e quali  terreni si sarebbero potuti trasformare in “oro” e sopratutto chi fossero i  proprietari avremmo utilizzato l’inventario dei terreni incolti previsto da una legge che sembrava buona, ma come tutte le cose che appunto sembrano, di fatto non lo sono.

Ci riferiamo alla BANCA DELLA TERRA, ne abbiamo già parlato qui (link).

La Legge prevedeva agevolazioni per i giovani che volevano dedicarsi all’agricoltura.

Ma,pensando male, non è che il legislatore puntava decisamente sul fatto che i giovani lombardi che avrebbero aspirato a diventare agricoltori  sarebbero stati 4 gatti?

C’è qualcuno che può rendere noti i dati di quanti giovani hanno aderito al programma e per contro  quanti terreni censiti dalla banca, sono passati di mano in questi anni?

Morale: se qualche “benefattore” vi viene a chiedere di vendergli il vostro terreno inutilizzabile perchè vincolato a Parco, ora sapete che potete chiedergli molto, ma molto di più!

Intanto, noi di Malagenta.it abbiamo fatto la nostra parte e abbiamo inviato questo articolo all’UNESCO.

Se volete scrivere anche voi per impedire questo “disastro ambientale” di seguito trovate il link con i contatti.

Per i contatti UNESCO clicca qui (link)

 

Lo staff di Malagenta.it